Lo viso – mi conforta ispessamente,

l’adorno viso – che mi fa penare.

Lo chiaro viso – de la piu avenente,

l’adorno viso – riso – me fa fare.

Di quello viso – parlane la gente,

che nullo viso a viso Lo po stare.

Chi vide mai cosi begli occhi in viso,

be si amorosi fare Lo sembianti,

be bocca con cotanto dolce riso?

Quandi’eo li parlo moroli davanti,

e paremi chi vada in paradiso,

e tegnomi sovrano d’ogn’amanti.

Jacopo da Lentini

Secolo Хlll

Chi non avesse mai veduto foco,

no crederia che cocere potesse,

anti li sembraria solazzo e gioco

Lo so isprendore, quando lo vedesse;

ma s’Elo lo toccasse in alcun loco,

be li sembrara che forte cocesse.

Quello d’Amore m’ha toccato un poco:

molto me coce; Deo, che s’aprendesse!

che s’aprendesse in voi, madonna mia!

che mi mostrate dar solazzo amando,

e voi mi date pur pen’e tormento.

Certo l’Amore fa gran vilania,

che no distinge te che vai gabando;

a me, che servo, non da isbaldimento.

Jacopo da Lentini

Secolo Хlll

Paese Arcano

Sinche la fantasia tristi o giocondi mi dara spettri, come altrui non suole, sinche la mente sui segreti mondi stara pensosa per condurli al sole;

sinche I’anima al fresco aere fecondi quant’e piu degno in queste morte aiuole, e nei recessi dello spirto abbondi I’smbrosio lume alle nascenti fole;

non I’ll chiasso illegiadro o il tempo vano mi dara cruccio. Pur che a me rimanga questo paese de la mente arcano

in ch’io sorrida co’ miei sogni o pianga, d’un’alta securta mi riconsolo, che a vivere e a morir basto a me solo.

Giovanni Pratti

Secolo ХIХ

Fiori di ghiaccio.

Con bizzarre parvenze esser dipinti

vedesti mai sulle vetrate, a verno,

fiori di ghiaccio, che dal sol poi vinti

solvono agli occhi il grazioso scherno?

Se la tua sorte nella mia discerno,

I bei sogni che fai, rose o giacinti,

son fior di ghiaccio, con ludibrio eterno

vivi al mattino e innanzi sera estinti.

Ludibrio eterno come quanto dura

il cielo e il mondo, ma per noi piu breve