Passato indicativo – прошедшие времена итальянского языка Алёна Полякова
Предисловие.
В этой книге рассматриваются все существующие в итальянском прошедшие времена действительного (активного) залога indicativo.
Passato prossimo, imperfetto и разница между ними рассмотрены подробнее всего. Во-первых, чтобы вы как следует повторили образование комплексных времён и переходные и непереходные глаголы, а во-вторых, чтобы вспомнили разницу между законченными и незаконченными или повторяющимися временами в итальянском языке.
Кстати, я надеюсь, что вы заметили, что в итальянском все времена, состоящие из одной части – незаконченные, или повторяющиеся, а из двух, с использованием вспомогательных глаголов – законченные. Исключение составляет давнопрошедшее время – passato remoto, так как несмотря на то, что в нём нет вспомогательных глаголов и оно состоит из одной части, это время законченное.
А теперь начнём.
Il passato prossimo,
форма
.
Принцип образования Рassato prossimo нужно знать отлично ещё и потому что по данному принципу вы будете образовывать все составные комплексные времена – trapassato prossimo, trapassato remoto + всякие condizionale composto, congiuntivo trapassato и т.д. (но последние уже не в этой книге, разумеется))).
Рassato prossimo очень важно, когда мы хотим рассказать о чём-то, что произошло в прошлом.
Когда оно используется?
Оно показывает нам завершённое действие в прошлом, которое, несмотря на то, что закончено, оказывает некое влияние или имеет некоторое отношение к настоящему моменту.
Ieri sera ho guardato un bellissimo film su Netflix.
Come passa il tempo! Sono andata in Russia per la prima volta quasi trent’anni fa! 30 лет назад – это достаточно далёкое прошлое, но мы используем passato prossimo, потому что мы хотим подчеркнуть, что это путешествие для нас не является эпизодом абсолютно неважным, но оно имеет какое-то отношение к нашему настоящему (об этом позже).
Как это время образуется?
Рassato prossimo, в действительном (активном) залоге состоит из двух частей:
1. Вспомогательный глагол essere или avere в настоящем времени: sono, sei, è, siamo, siete, sono; ho, hai, ha, abbiamo, avete, hanno;
2. Причастие прошедшего времени основного глагола (participio passato).
Когда passato prossimo формируется со вспомогательным глаголом avere, окончание participio passato -o, и в мужском роде и в женском, в единственном числе и во множественном.
Когда же используется вспомогательный глагол essere, причастие прошедшего времени согласуется с подлежащим, то есть изменяет своё окончание в зависимости от рода и числа подлежащего.
1.1. Выпишите все глаголы в passato prossimo в 2 группы – со вспомогательным глаголом avere и со вспомогательным глаголом essere.
Abbiamo incontrato Claudia Giudici, presidente degli asili della citta di Reggio Emilia. La rivista americana Newsweek ha definito queste scuole “il miglior metodo educativo al mondo”.
Claudia è venuta nella sede del nostro giornale e ha raccontato che il Comune di Reggio Emilia è stato sempre sensibile al tema dell’infanzia e ha ritenuto sempre importante l’educazione dei bambini.
Claudia Giudici ha seguito il progetto degli asili di Reggio con impegno perche ha sempre pensato che i primi 1000 giorni di vita di una persona sono molto importanti e decidono il suo futuro. Molti dei bambini che hanno frequentato gli asili di Reggio sono diventati manager, amministratori e imprenditori di successo!
Anche Claudia ha avuto un’infanzia meravigliosa e da piccola è andata all’asilo “Diana” di Reggio Emilia. All’asilo ha conosciuto il bambino che poi è diventato suo marito!
1.2. Выпишите все глаголы в passato prossimo в 2 группы – со вспомогательным глаголом avere и со вспомогательным глаголом essere.
Intervista (im)possibile a Leonardo Da Vinci
Signore e signori, abbiamo intervistato per voi Leonardo da Vinci, uno dei più grandi artisti e inventori di tutti i tempi che, grazie alle sue opere, ha reso famosa l’Italia nel mondo.
I Buonasera, signor Leonardo, per me è un piacere conoscerla. Lei è un personaggio celebre in tutto il mondo: come vive tutta la fama che Le è arrivata grazie al suo genio?
L Beh, è bellissimo essere famosi: mi hanno citato su tutti i libri di storia e tutti mi ricordano per le mie opere e le mie invenzioni.
I Eh sì signor Leonardo, lei ha vissuto una grande vita; ce la può raccontare in breve?
L Diciamo che tutto è iniziato quando ero piccolo; infatti il disegno, l’arte e le invenzioni mi hanno affascinato subito. Poi ho iniziato a frequentare la bottega di un pittore amico di mio padre, così ho avuto i primi successi con le mie opere. Da quel momento, invenzione dopo invenzione, sono andato in molte corti rinascimentali, in Italia e all’estero.
I Parliamo delle sue invenzioni, come è riuscito a inventare più di mille macchinari?
L Grazie alla mia grande fantasia e al desiderio di cambiare il mondo; così ho cominciato ad annotare tutte le mie idee geniali in un libro, il Codice Atlantico.
I Qual è la sua invenzione preferita?
L Certamente l’elicottero; è stato necessario più di un mese per progettarlo. Purtroppo oggi per me è impossibile costruirlo perché è molto complesso e io sono abbastanza invecchiato.
I Ma parliamo delle sue opere famose in tutto il mondo e allo stesso tempo così enigmatiche.
L Eh sì, nel corso della mia vita ho lavorato per molti mecenati e ho dipinto molte opere: alcuni di quei signori a volte mi hanno fatto delle richieste bizzarre…
I Lei ha dipinto molti quadri. Ci può spiegare l’enigma del più importante: La Gioconda?
L No, mi dispiace, è un segreto professionale, non voglio dirvi nulla.
I Cambiamo argomento: signor Leonardo, in questi anni la tecnologia è molto progredita e ha raggiunto tutti gli angoli del mondo; come si trova in questa nuova epoca?
L Tecnologia?! Io odio la tecnologia! Voglio vivere come ai vecchi tempi! I miei pronipoti sono andati a comprarmi uno smartphone ma l’ho distrutto dopo solo due giorni!
I Ma…. Lei, genio rinascimentale e inventore dell’elicottero, odia la tecnologia…!?
L Mah, in veritа …. ho inventato l’elicottero solo per spaventare il mio aiutante che è molto pauroso. Infatti, ha dovuto collaudare tutte le mie invenzioni, quindi è anche salito sull’elicottero!
I Ma almeno ha le conoscenze di base, ad esempio, sa come usare il computer?
L Si, ho imparato a usare il computer: lo so accendere e lo so spegnere… poi nient’altro.
I Non ha nemmeno aperto una pagina Facebook?
L Facebook? Cos’è Facebook? È qualcosa di pericoloso? È un’arma?
I No, non si preoccupi, non è niente di tutto questo. Forse è meglio concludere qui… l’intervista è finita, è stato un piacere averLa conosciuta…. arrivederLa.
L Arrivederci, però quando ci rivediamo mi deve spiegare cos’è questo Facebook!
1.3. Выпишите все глаголы в passato prossimo в 2 группы – со вспомогательным глаголом avere и со вспомогательным глаголом essere.
Io non ho paura è un romanzo di Niccolò Ammaniti da cui il regista Gabriele Salvatores, nel 2003, ha ricavato l’omonimo film. La storia è ambientata nell’estate 1978 ad Acqua Traverse, un piccolo paesino del sud Italia, dove i bambini giocano nei campi di grano. Il protagonista della storia è Michele Amitrano, un ragazzino di nove anni che per caso un giorno, vicino a una casa di campagna abbandonata, scopre un buco nel terreno coperto da una lastra di plastica. Incuriosito guarda dentro e scopre che c’è nascosto un bambino, Filippo. Tra i due comincia a nascere un rapporto di amicizia, anche se il ragazzino rinchiuso, a causa della lunga prigionia, ha cominciato a dare segni di squilibrio mentale: ripete continuamente che tutta la sua famiglia и morta e che Michele è diventato il suo angelo custode.
Un giorno a casa Amitrano arriva Sergio, un amico del padre. Quella stessa notte, grazie a un messaggio che la madre del bambino scomparso lancia in televisione, Michele scopre che i suoi genitori, con Sergio e altri complici, hanno rapito Filippo per chiedere un riscatto alla famiglia. Il ragazzino non riesce a tenere nascosto il suo segreto e confida tutto al suo amico Salvatore che però lo riferisce a Felice, un loro amico più grande che ha collaborato al rapimento. Quest’ultimo corre alla casa abbandonata dove trova Michele insieme a Filippo, lo picchia e lo riporta a casa. Michele и sconvolto: suo padre si è molto arrabbiato e gli ha ordinato di non andare mai più a trovare Filippo. Ma un pomeriggio, insieme agli amici, lui torna lo stesso alla casa abbandonata però Filippo non c’è più, perché lo hanno trasferito in un altro nascondiglio. Quella notte, spinto dall’orribile notizia che i grandi hanno deciso di uccidere il suo amico, Michele tenta di fare il possibile per salvarlo; va subito a cercarlo e, anche se è difficile individuare il posto dove i rapitori lo hanno nascosto, alla fine lo trova. Filippo è troppo debole per potersi muovere, ma grazie all’aiuto del suo amico riesce comunque a scappare. Subito dopo arriva il padre di Michele, che ha avuto l’ordine di uccidere il bambino rapito. Al buio l’uomo non vede bene, non riconosce il figlio e spara: ma subito si dispera perché ha colpito la persona sbagliata. Intanto è atterrato un elicottero della polizia: il signor Amitrano chiede aiuto per il figlio ferito a una gamba. Michele invece è preoccupato per il padre e cerca di convincerlo a fuggire per evitare l’arresto.